Settimane della moda: un appuntamento imperdibile

Settimane della moda: un appuntamento imperdibile

La moda è un elemento fondamentale e centrale nella nostra vita di tutti i giorni: anche chi sostiene di non seguire le tendenze e di preferire degli stili alternativi dovrà concordare sul fatto che l’industria della moda rappresenti un settore in continua crescita ed espansione che detta leggi in materia di fashion e di tendenze.

Gli appassionati non perdono occasione di seguire gli ultimi aggiornamenti e di tentare di emulare i look di modelle e designers, e il palcoscenico più importante da cui trarre ispirazione è quello delle settimane della moda.

Come suggerisce il nome, le settimane della moda sono degli eventi internazionali in cui, per un periodo di una o due settimane, stilisti da tutto il mondo hanno la possibilità di mostrare al pubblico e agli esperti le loro creazioni e collezioni. Durante questo periodo, gli occhi di tutto il mondo sono puntati verso le capitali della moda per analizzare e valutare il lavoro e le proposte dei designers.

La storia della settimana della moda

La prima settimana della moda fu organizzata a New York verso la fine della seconda guerra mondiale, per la precisione nel 1943, per richiamare l’attenzione del mondo, fino a quel momento focalizzata sull’Europa, sulla moda locale.

Lo scopo di questo evento era di promuovere e rilanciare il lavoro degli stilisti americani che, per via della guerra, era diventato sempre più centrale ed importante data l’impossibilità di importare vestiti e capi di abbigliamento dall’Europa e, in particolare, da quella che era stata la capitale della moda fino a quel momento: Parigi.

Oggi le capitali della moda son ben quattro: New York, Milano, Parigi e Londra, e, nonostante il mondo della moda sia un organismo coeso e internazionale, ognuna di queste città mantiene delle caratteristiche uniche e originali.

Da movimento di nicchi a piattaforma globale: ecco com’è cambiato il mondo della moda

Originariamente, i lavori presentati ed esposti durante le sfilate delle settimane della moda erano prodotti di nicchia destinati ad un pubblico d’élite, facoltoso e interessato all’Haute Couture. Oggi, invece, questi eventi si sono trasformati in palcoscenici globali in cui vengono sfoggiati modelli alla portata di un pubblico molto più ampio.

Le settimane della moda sono diventate delle piattaforme di comunicazione dove pubblicizzare il proprio marchio, ampliare il proprio network di conoscenze e tenersi aggiornati sulle ultime tendenze. Certo, l’Haute Couture esiste ancora oggi, ma se osserviamo la tipologia di abiti che sfilano sulle passerelle di New York, Milano, Parigi e Londra ci accorgiamo che il numero di marchi di lusso è di gran lunga inferiore alla quantità di stilisti prêt-à-porter che sfruttano quest’occasione per farsi conoscere dal grande pubblico.

E siamo onesti, i capi d’Haute Couture sono talmente costosi che solo poche persone (l’élite facoltosa) possono permetterseli, e le settimane della moda rimarrebbero eventi chiusi e riservati a pochi eletti.