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Televisore da 32 pollici: il giusto compromesso tra qualità, grandezza

Televisore da 32 pollici: il giusto compromesso tra qualità, grandezza

Se state valutando l’acquisto di un nuovo televisore con cui sostituire il vecchio, o semplicemente di un’altra tv da posizionare in camera da letto o in cucina, i televisori da 32 pollici sono probabilmente la scelta più indicata poiché sono un buon compromesso tra qualità, visibilità e grandezza e possono spesso essere acquistati per un prezzo ragionevole.

Chiaramente la scelta del televisore dipende dalle vostre esigenze personali, dai vostri gusti e dallo spazio che avete a disposizione in casa, ma 32 pollici possono facilmente incastrarsi in un mobile della camera e non costituiranno un ingombro fastidioso su un ripiano in cucina o in sala da pranzo.

Tutta la qualità dello schermo in soli 32 pollici

I televisori da 32 pollici sono disponibili in commercio con lo schermo al plasma, LCD, LED, e perfino OLED. I televisori al plasma sono quasi completamente superati: certo, garantiscono una buona risoluzione e un’ottima resa dei colori, ma rispetto ai modelli a cristalli liquidi (LCD e LED) sono più spessi e tendono a scaldarsi più velocemente.

LCD e LED, come abbiamo detto, sono basati sulla tecnologia a cristalli liquidi e si differenziano per il tipo di retroilluminazione: a parità di qualità sono preferibili i LED che permettono di ridurre il consumo energetico.

Infine, la tipologia più conveniente in materia di risparmio energetico è quella OLED: in questo caso, il costo elevato del televisore verrà ammortizzato dai ridotti consumi energetici dell’apparecchio grazie al completo spegnimento dei pixel neri.

Parlando di schermo, oltre ai consumi dovreste anche pensare al tipo di risoluzione: il televisore da 32 pollici è disponibile in numerose versioni con differenti risoluzioni supportate: dal livello base HD ready (ormai superato), agli eccellenti Full HD, senza dimenticare gli Ultra HD di risoluzione altissima ma estremamente costosi.

Avete mai sentito parlare di Smart TV?

I televisori da 32 pollici spesso possono supportare la funzione di Smart TV. Per chi non ne avesse mai sentito parlare, l’opzione Smart TV garantisce che il televisore si possa connettere ad internet, permettendovi, così, di utilizzarlo come un computer, di guardare film e video online e di interagire con altri dispositivi online e altri utenti tramite i classici social network.

La funzione Smart TV è molto pratica soprattutto se avete dei bambini e non riuscite mai a trovare un programma che li soddisfi: la possibilità di collegarvi ad internet vi permetterà di soddisfare le loro esigenze e i loro gusti con i video online dei loro cartoni animati preferiti.

Prima di procedere con l’acquisto di uno Smart TV, è consigliato verificare il tipo di collegamento internet supportato: alcuni modelli funzionano con il WiFi, mentre per altri è necessario il collegamento Ethernet.

Vi siete mai chiesti come ci si orientasse prima dell’invenzione del navigatore satellitare?

Vi siete mai chiesti come ci si orientasse prima dell’invenzione del navigatore satellitare?

Non so voi, ma io uso il navigatore del mio smartphone quasi ogni giorno: ok, l’orientamento non è il mio forte, ma viaggiando per piacere o per lavoro sarà capitato anche a voi di non essere in grado di orientarvi e di avere bisogno di indicazioni.

Pensate a quando viaggiate di notte, o in posti poco abitati o frequentati, o immaginate di essere all’estero e di non conoscere una parola della lingua di quel paese, il navigatore satellitare in queste occasioni è una vera e propria manna dal cielo.

E’ in questi casi che spesso mi è balenato in testa il pensiero: ma come facevano prima che il navigatore satellitare fosse inventato e diventasse accessibile a tutti?

Immagino che non si potesse sentire la mancanza di qualcosa che non c’era e che tutti fossero bene o male abituati ad arrangiarsi, ma oggi non sarebbe più possibile ritirare i navigatori dal mercato e sperare che non scoppiasse il caos nelle strade.

Dallo smartphone al navigatore tradizionale: vediamo quale conviene e perché

Tutti gli smartphone in commercio oggi sono dotati della funzione mappe e della capacità di ricevere il segnale GPS e di funzionare, cosi, da navigatore.

Esistono anche un numero di applicazioni che si possono scaricare sul telefono che hanno proprio questa funzione e che sono in grado di rivelarci anche una serie di dettagli come i percorsi alternativi in caso di traffico, il tempo previsto d’arrivo e l’andamento del traffico durante tutto il percorso, nonché di fornirci aggiornamenti live in caso di deviazioni o incidenti.

Utilizzare il navigatore dello smartphone è estremamente comodo e pratico perché, diciamocelo, chi esce di casa senza il telefono? Tuttavia, bisogna tenere a mente che la funzione mappe del telefono consuma traffico dati e potreste trovarvi a finire la quantità di internet a disposizione per un paio di viaggi con il navigatore.

Inoltre, le mappe e l’audio necessari per fornirvi le indicazioni stradali fanno scendere la batteria del telefono ad una velocità allarmante; senza contare che non potrete utilizzare lo smartphone per chiamate o messaggi (ovviamente non mentre state guidando) mentre la funzione navigatore è attivata.

Meglio quello tradizionale allora?

Sicuramente, avere un navigatore tradizionale risolve molti dei problemi di cui abbiamo appena parlato: potrete mantenere traffico dati e batteria del vostro telefono intatti e usare lo smartphone per inviare messaggi, fare chiamate o scattare foto (ovviamente una volta arrivati a destinazione).

Tuttavia, avere un navigatore tradizionale significa dover effettuare un ulteriore acquisto e assicurarsi di portare il navigatore con se’ ogni volta che si sale in macchina e si prevede di poter avere bisogno di indicazioni stradali. E’ anche vero che il prezzo del navigatore tradizionale non è mai eccessivo e potete sempre lasciarlo in macchina, dentro al cruscotto o sotto il sedile, pronto per qualsiasi evenienza.

Prendersi cura del proprio giardino non è mai stato così divertente: parliamo del trattorino tagliaerba

Prendersi cura del proprio giardino non è mai stato così divertente: parliamo del trattorino tagliaerba

Come suggerisce il nome, il trattorino tagliaerba è un macchinario a guida manuale utilissimo per tosare prati di grandi dimensioni e prendersi cura di parchi e giardini piuttosto grandi. Al contrario di qualsiasi altro metodo per tagliare l’erba, l’uso del trattorino non richiede alcuni sforzo fisico e non è necessaria alcuna particolare abilità o licenza per essere in grado di guidarlo.

Una volta saliti a bordo ed avviato il motore, tutto quello che dovrete fare sarà semplicemente guidare in giro per il giardino cercando di non lasciare zone con erba più alta o incolta. Piuttosto divertente no?

Chiaramente è molto importante che i bambini stiano lontani da questo attrezzo per non rischiare di avviarlo accidentalmente o di venire investiti mentre lavorate. Certamente il trattorino tagliaerba è un mezzo utile e comodo per prendersi cura del proprio giardino in modo semplice e veloce, ma va usato con attenzione e richiede una manutenzione periodica per evitare danni al motore o alle lame.

Trattorino vs robot: zero sforzi

Con tutti i nuovi strumenti per la cura del giardino spesso si rischia di fare confusione o di non riuscire ad individuare gli usi più adatti di ogni mezzo. Vediamo insieme le principali differenze tra trattorino e robot tagliaerba.

Innanzitutto, il entrambi i casi l’intervento umano è minimo: vero, bisogna che il trattorino venga guidato da qualcuno, ma la fatica fisica e lo sforzo necessario sono davvero ridotti.

Il robot tagliaerba, invece, è in grado di tosare il prato in completa autonomia: in alcuni casi sarà necessario posare a mano il filo perimetrale in modo da creare un percorso che il robot possa seguire, ma, anche in questo caso, lo sforzo è minimo.

Quando usare uno e quando usare l’altro?

Nonostante entrambi riducano al minimo gli sforzi necessari per la cura del prato, robot e trattorino non vengono utilizzati nelle stesse circostanze. Il robot tagliaerba è indicato per giardini di medie dimensioni, soprattutto per via della sua autonomia limitata.

Grazie alle ruote motrici e al filo perimetrale è in grado di prendersi cura di prati scoscesi o sconnessi, ma difficilmente raggiungerà il livello di risultati ottenibile con un trattorino.

I trattorini tosaerba, infatti, oltre ad essere guidati a mano (e niente batte l’occhio umano nell’identificazione di macchie di erba alta), è in grado di tosare con precisione millimetrica prati e parchi di dimensioni notevoli.

Per contro, il trattorino non è adatto alla cura del dettaglio o al perfezionamento dei bordi e di angoli stretti del giardino: in questi casi, un robot di piccole dimensioni sarà in grado di insinuarsi anche nelle zone più difficili da raggiungere e di tosare tutto il prato in maniera omogenea.

Tapis roulant: tornate in forma un passo alla volta

Tapis roulant: tornate in forma un passo alla volta

Tornare in forma una volta perso l’allenamento non è mai facile ne’ piacevole. Hanno un bel da dire preparatori atletici, blogger e sportivi che continuano ad insistere sull’importanza della costanza nell’allenamento fisico: a volte semplicemente non ce la si fa.

Se lavorate otto ore al giorno e magari poi dovete anche prendervi cura della casa, dei bambini, della spesa e di tutte le faccende domestiche quotidiane, sfido che riusciate a trovare il tempo e la voglia di andare in palestra e faticare per un’altra ora.

A volte tutto quello che desideriamo fare è crollare a letto o sul divano dopo una giornata che sembra interminabile ma che vorremmo fosse fatta di 30 ore anziché di 24. Tuttavia, bisogna ammettere che spesso fare un po’ di attività fisica è proprio quello che ci serve per ricaricare le batterie e riattivare il sistema cardiocircolatorio.

La parte più difficile spesso è alzarsi e trovare la forza e la determinazione di mettersi a fare qualcosa, e i costi dei corsi in palestra o il brutto tempo e il freddo dell’inverno non aiutano: ma che ne direste se poteste tornare in forma direttamente da casa vostra?

La corsa: attività fisica completa ed efficace

L’attività fisica più efficace per tornare in forma o mantenersi allenati è la corsa. Non è necessaria nessuna attrezzatura strana o particolare, non costa nulla, non dovete rispettare gli orari di corsi e palestre e potete praticarla quando e come volete, all’andatura che preferite e per il tempo che desiderate: tutto ciò che vi serve è una tuta e delle scarpe da ginnastica.

Correre all’aperto è l’ideale e spesso paesaggi di mare o di montagna o gli argini delle periferie conciliano lo spirito e ci invogliano a lanciarci nella corsa.

Purtroppo, però, ciò non è sempre possibile: se vivete in zone poco sicure o dove fa spesso freddo o piove frequentemente, andare a correre diventa complicato. Fortunatamente, esiste la possibilità di correre dentro casa: ecco che entrano in scena i tapis roulant.

Elettrici e magnetici per tutti i gusti e tutti i livelli

Se desiderate acquistare un tapiroulant ma avete un budget limitato o avete problemi alla schiena o alle ginocchia, allora il consiglio è di optare per un modello magnetico che si avvia sfruttando l’azione dei piedi.

Questa tipologia di tapis roulant non permette di correre e può, al massimo, essere inclinato e raggiungere una certa pendenza per rendere l’allenamento più faticoso.

Il tappeto elettrico, invece, è dotato di un motore e può essere programmato per raggiungere velocità elevate o per alternare l’intensità della corsa. Questo modello è consigliato a chi è interessato ad un allenamento di tipo più intenso per perdere peso o migliorare la propria resistenza.

Cappe aspiratrici: ecco come mantenere pulita l’aria della vostra cucina

Cappe aspiratrici: ecco come mantenere pulita l’aria della vostra cucina

La cappa da cucina è un elemento che non dovrebbe mancare nelle cucine più attrezzate: permette di filtrare l’aria e ridurre gli odori e il fumo prodotti cucinando e di mantenere un ambiente pulito e gradevole. Esistono essenzialmente due tipi di cappe da cucina: il modello filtrante a riciclo d’aria e il modello aspirante.

La tipologia più diffusa è senza dubbio quella aspirante che, come vedremo poi, è anche dotata di filtri in grado di trattenere i grassi e di evitare l’accumulo di scorie all’interno della cappa.

Per questo motivo, in questo articolo ci concentreremo prevalentemente sulla cappa da cucina aspirante e cercheremo di capire insieme quali caratteristiche dovremmo tenere in considerazione e valutare attentamente al momento dell’acquisto.

Le dimensioni che contano

Il primo elemento da valutare è sicuramente la grandezza della cappa: in commercio esistono modelli le cui dimensioni variano da un minimo di 60 centimetri ad un massimo di oltre un metro e venti.

La larghezza della cappa dovrebbe essere almeno pari a quella del piano cottura, se non leggermente di più per raccogliere ed aspirare odori e fumo con maggior efficacia.

Oltre alla larghezza dovreste tenere in conto la profondità della cappa ed assicurarvi che si incastri perfettamente nella vostra cucina. Parlando di abbinamenti con la cucina, non dovete dimenticare di scegliere un modello che si intoni con il vostro arredamento e ricordi il design e i colori di mobili ed elettrodomestici già in vostro possesso.

Un’altra caratteristica fondamentale da tenere in considerazione è la capacità aspiratrice della cappa che si calcola in m3/h: la regola base per verificare che questo valore sia sufficiente è moltiplicare il volume della vostra cucina per dieci. Si dice, infatti, che una cappa con una buona capacità aspiratrice sia in grado di cambiare l’aria della cucina circa dieci volte in un’ora.

Qualche funzione extra non guasta mai

Come dicevamo all’inizio, anche le cappe cucina sono dotate di filtri per prevenire l’accumulo di grassi all’interno della cappa: oltre ad essere estremamente fastidiosi e difficili da pulire, i grassi rischiano di danneggiare le parti elettriche ed il motore.

Per quanto riguarda i filtri, ne esistono essenzialmente di due tipi: quelli in acrilico che vanno sostituiti ogni poco e quelli permanenti in alluminio o in acciaio che possono essere semplicemente lavati a mano o in lavastoviglie.

Un’altra funzione extra molto utile in grado di facilitarvi la vita in cucina è l’illuminazione della cappa che può avvenire tramite lampade alogene o al LED.

Una cappa con una capacità luminosa medio-alta è particolarmente comoda perché vi permette di avere sempre una chiara visione di pentole e cibi e di non rischiare, così, di bruciare qualche alimento o sbagliare le preparazioni. Questo tipo di illuminazione, poi, ha generalmente dei consumi molto bassi.

Sviluppo dell’autoradio: quando si dice che la tecnologia ha fatto passi da gigante

Sviluppo dell’autoradio: quando si dice che la tecnologia ha fatto passi da gigante

Fino a cinquanta sessant’anni fa, avere l’autoradio era una prerogativa dei ricchi. In Italia, a partire dal 1966, nel tentativo di pubblicizzarla e aumentarne l’utilizzo, l’ACI e la RAI iniziarono ad organizzare una caccia al tesoro aperta a chiunque possedesse un’autoradio.

Ad orari predefiniti, la RAI trasmetteva dei quiz o degli indovinelli a cui gli automobilisti dovevano rispondere per ottenere il premio in palio. Quest’iniziativa ebbe talmente tanto successo che durante la terza edizione fu addirittura Mina a leggere le istruzioni del gioco e a dare gli indizi ai partecipanti.

In pochi anni, il numero di autoradio e di automobilisti crebbe esponenzialmente fino ad arrivare a considerare l’autoradio una parte integrante dell’auto: al giorno d’oggi nessuno si sognerebbe mai di lanciare quiz o giochi per pubblicizzarla, ma ci sono molti casi in cui l’autoradio viene customizzata o personalizzata per soddisfare i gusti del guidatore.

Il frontalino removibile è stato via via rimpiazzato da un impianto fisso e oggi nessuno si aspetterebbe mai di vedere una macchina sprovvista di autoradio.

L’input tecnologico: uno sviluppo inarrestabile

La classica autoradio con il lettore per le musicassette si è piano piano evoluta per adattarsi al progresso tecnologico del mondo moderno: ecco che, passando per i modelli dotati di lettore CD e i primi dispositivi con l’attacco per il cavo AUX e la chiavetta USB, arriviamo ai stereo per auto moderni in grado di connettersi con smartphone e tablet di tutti i tipi.

Gli ultimi ritrovati sono in grado di collegarsi al telefono tramite bluetooth così da poter anche ricevere telefonate in vivavoce filtrate dall’impianto audio dell’automobile. Per di più, alcune autoradio sono dotate di schermi di varie dimensioni in modo da poter proiettare film o video di qualsiasi tipo: molto utile se avete dei bambini e volete tenerli tranquilli durante i viaggi più lunghi.

Elija Android Car PC: il top della gamma

Il top della gamma quando parliamo di autoradio è senza dubbio l’innovativo modello Elija Android Car PC che, come suggerisce il nome, è dotato di un sistema Android che ci permette di collegarci ad internet, connettere il nostro smartphone all’autoradio e utilizzare lo schermo touch di quest’ultima come se fosse un telefono.

Potrete controllare email, social network, navigare su Google e, chiaramente, scegliere la musica online, effettuare telefonate ed inviare messaggi: insomma è un vero e proprio impianto multimediale di intrattenimento.

Al sistema Android 2.3 bisogna aggiungere la connettività 3G, WiFI, Bluetooth, lettore USB e porta per la memory card, nonché uno schermo per le videochiamate e la proiezione di film e video.

Insomma, più che un’autoradio questo modello è uno smartphone incorporato all’automobile che vi permetterà di tenere tutto sotto controllo in maniera veloce ed efficiente anche mentre state guidando.

Ogni riccio un capriccio si dice, però che stile!

Ogni riccio un capriccio si dice, però che stile!

Generalmente chi ha i capelli lisci vorrebbe averli ricci e chi li ha ricci li vorrebbe lisci: si sa, le donne sono molto volubili in fatto di fashion e stile, ma oggi tutto è possibile grazie a strumenti come piastre e arricciacapelli.

Ogni donna (e perché no, anche ogni uomo) potrà ottenere il suo look preferito in poco tempo senza dover ricorrere a misure estreme come la permanente o senza dover tenere bigodini in testa per ore e ore.

Tutto ciò che serve è un po’ di praticità e manualità (preparatevi a risultati deboli e molti sforzi vani per quanto riguarda i primi tentativi) e un arricciacapelli di qualità che sia in grado di modellare i vostri capelli senza, però, rovinarli o indebolirli.

Forma e diametro: i dettagli che fanno la differenza

Come potete immaginare, in commercio esistono moltissimi modelli di arricciacapelli che variano per qualità, prezzo, forma e dimensioni; un consiglio generale prima di procedere con l’analisi delle caratteristiche principali di un buon arricciacapelli è di non tirare troppo sul prezzo: un apparecchio estremamente economico potrebbe avere l’effetto controproducente di rovinare, seccare e spezzare i vostri capelli invece che di acconciarli in eleganti boccoli.

Detto questo, in giro potete trovare arricciacapelli essenzialmente di due tipologie: a forma conica e cilindrica. Quelli cilindrici sono generalmente dotati di una pinza per bloccare i capelli o di guanti protettivi per permettervi di arrotolare i capelli attorno al ferro senza rischiare di scottarvi.

I modelli conici, invece, sono disponibili in varie dimensioni e diametri. I diametri, appunto, variano da misure sottili di circa 9-13 mm adatte per ricci molto fitti, a grandezze più elevate fino a 38 mm ideali per onde morbide, passando per tutta una serie di taglie intermedie in grado di conferire al riccio caratteristiche particolari.

Ma perché rinunciare al bigodino?

Fino a poco tempo fa, quando tutti questi strumenti per acconciare i capelli ancora non esistevano, i ricci si ottenevano semplicemente utilizzando dei bigodini che venivano applicati sui capelli ancora bagnati ed erano lasciati in posa fino ad un’ora mentre i capelli venivano asciugati con il phon o sotto il casco.

Anche i bigodini permettevano di ottenere grandezze e tipologie di boccoli diverse in base al diametro. Senza dubbio la tecnica del bigodino rispetta la salute del capello e non rischia di danneggiarlo tanto quanto un uso improprio di un arricciacapelli automatico; tuttavia, per arricciare i capelli con i bigodini si impiega moltissimo tempo e un arricciacapelli elettrico è indubbiamente più comodo e funzionale.

Inoltre, l’arricciacapelli è dotato di un manico ergonomico e di una struttura che permette di completare il lavoro in poco tempo e senza rischiare di scottarsi con il ferro rovente.

Cura del giardino nel rispetto della natura sono necessari gli strumenti adeguati: la cippatrice

Cura del giardino nel rispetto della natura sono necessari gli strumenti adeguati: la cippatrice

Avere un giardino grande è sinonimo di molto lavoro e responsabilità, ma significa anche avere la possibilità di lavorare a contatto con la natura, di potersi ritagliare uno spazio per se’ stessi da trascorrere impegnati con lavori manuali e di doversi sporcare ed impegnare per vedere dei risultati.

Chiaramente il giardinaggio non è per tutti, c’è chi non è nemmeno in grado di prendersi cura di pochi vasetti di piante e fiori sul davanzale mentre altri hanno il pollice verde e, dopo una giornata in ufficio, trovano rilassante potersi dedicare alla cura del proprio giardino.

Ma come tutte le passioni, l’amore per il giardinaggio può crescere con il tempo e vedrete che non appena inizierete a notare i primi miglioramenti e risultati verrete contagiati dalla passione per i lavori all’aria aperta.

Il giardinaggio: un insieme di molti elementi e passioni

Il giardinaggio comprende un gran numero di attività: tagliare l’erba, potare le piante, sistemare o costruire staccionate o piccoli sentieri, prendersi cura dei fiori e degli alberi da frutto e molte altre ancora che dipendono dalla conformazione di ogni giardino.

Avere un giardino curato significa anche poter lasciare i bambini giocare e correre all’aperto e organizzare festicciole per i loro amici, o anche magari installare un bel barbecue per passare delle serate piacevoli in compagnia all’aria aperta con amici e familiari.

Insomma avere un giardino curato è gradevole alla vista e permette di passare molto più tempo all’aria aperta, ma per prendersene cura come si deve sono necessari gli strumenti adeguati.

Per tagliare l’erba dovrete munirvi di un robottino o di un tagliaerba manuale, per le piante serviranno delle cesoie e un decespugliatore, e per tutti i resti di rami, erba e foglie che rimarranno a terra una volta che avrete finito è necessario una cippatrice.

E’ davvero necessario?

In alcuni casi, lo strumento che utilizzate per tagliare l’erba, specialmente i robottini, sono dotati della funzione mulching che permette di raccogliere ed immagazzinare direttamente l’erba tagliata e di ridistribuirla sul suolo una volta sminuzzata e trasformata in concime e fertilizzante.

Qualora gli strumenti in vostro possesso non includessero quest’opzione, vi ritroverete di fronte al dubbio di come smaltire gli scarti in eccesso. Potete semplicemente gettarli via, oppure potreste approfittarne e riciclarli come concime naturale per il vostro giardino.

Lo strumento che rende quest’opzione possibile è la cippatrice: questo attrezzo a motore o elettrico è in grado di triturare verde e ramaglie con delle lame o con un rullo e di ridurle in fertilizzante cento percento naturale. Se siete degli appassionati di giardinaggio, dovreste seriamente pensare alla possibilità di acquistare un biotrituratore per perfezionare e migliorare la cura del vostro verde.

Più che un semplice elettrodomestico: un frigorifero può raccontare una storia

Più che un semplice elettrodomestico: un frigorifero può raccontare una storia

Quando parliamo di frigoriferi sicuramente la prima cosa a cui pensiamo sono le qualità tecniche, i consumi, la grandezza, l’abbinamento con l’arredamento della cucina e il design all’ultimo grido. Ma oggi vogliamo parlare del frigorifero sotto un’altra luce per capire come un elettrodomestico possa diventare l’anima della cucina e raccontare una storia.

Non tutti, ma moltissime persone utilizzano il frigo per attaccare e appendere calamite, souvenir, ricette, note, avvisi, memo importanti, numeri di telefono e chi più ne ha più ne metta.

La posizione centrale del frigorifero e la sua importanza all’interno di una cucina e di un’abitazione fanno sì che nessun messaggio attaccato lì sopra possa venire ignorato o non notato: aprire il frigorifero è una delle prime azioni che compiamo la mattina e una delle ultime la sera prima di lasciare la cucina, il che significa che è il luogo ideale per lasciare messaggi o per posizionare promemoria importanti.

Una collezione di souvenir: il mondo in una stanza

Uno degli usi più comuni è di utilizzare la parete metallica del frigo per attaccare calamite souvenir collezionate in giro per il mondo.

C’è chi ne appende una o due per ricordare i viaggi più importanti o significativi, e chi invece lo ricopre letteralmente con targhette, conchiglie, monumenti, nomi di città, e che chiede ad amici e parenti di portare una calamita in regalo quando fanno ritorno da un viaggio qualsiasi.

A pensarci bene, quest’abitudine è un modo simpatico e divertente per rallegrare la cucina e vivacizzare un ambiente dove si passa molto tempo; è anche un modo per ricordare viaggi fatti, paesi e città visitati, persone conosciute, amici lontani e amici vicini. Ogni qual volta l’occhio cade su una delle calamite immediatamente mille memorie riaffioreranno e inizierà un breve e nostalgico tuffo nel passato.

Funziona anche come agenda

Non so voi, ma a me capita spesso di prendere appunti su un foglietto mentre sono al telefono o al computer e di perdere poi immancabilmente la nota in mezzo a mille fogli, quaderni e lettere.

La tecnica di appendere al frigorifero i promemoria, i numeri di telefono, i memorandum di appuntamenti dal dottore o dal dentista, le ricette ecc. è in realtà molto efficace. Sicuramente il figo verrà aperto almeno una volta al giorno e sarà impossibile che l’occhio non cada sulla nota appesa.

Se avete un frigorifero interamente ricoperto di calamite, foto e appunti vari allora sarà bene scegliere un colore sgargiante o appendere la nota in una posizione tattica in modo che non venga confusa e persa di vista tra la confusione generale.

Ma, in linea di massima, appendere promemoria e appunti sul frigorifero è una tecnica che funziona e che può essere utilizzata anche per comunicare messaggi ai vostri cari, o anche solo per far loro sapere che li pensate.

Il rasoio elettrico ideale per ogni tipo di barba

Il rasoio elettrico ideale per ogni tipo di barba

Così come tutti i tipi di capelli sono diversi, lo stesso vale per la barba. Non tutti gli uomini hanno la stessa tipologia di barba né le stesse esigenze in materia di regolabarba e rasoi elettrici (né gli stessi gusti se è per questo).

Lavare i capelli con uno shampoo sbagliato, dimenticare di mettere il balsamo o utilizzare un asciugacapelli non adatto è deleterio per i capelli e per il cuoio capelluto. Allo stesso modo, utilizzare un metodo di rasatura sbagliato potrebbe provocare danni e lesioni alla pelle del viso e rovinare la barba.

Pur tentando di nasconderci dietro un dito, bisogna a malincuore ammettere che molte volte la prima impressione e la cura del proprio aspetto contano, soprattutto in ambienti lavorativi e quando ci si relaziona con le persone; per questo motivo, la scelta del rasoio elettrico adatto non è da sottovalutare.

Rasoio elettrico vs lametta

Il classico metodo di rasatura è la lametta utilizzata con la schiuma da barba: questa tecnica garantisce una precisione ed una durata maggiori e ad un costo inferiore rispetto al rasoio elettrico. Quindi perché l’uso della lametta è diminuito nettamente dall’entrata in commercio dei rasoi elettrici migliori?

La risposta è semplice: è un fattore di comodità. Al di là degli aspetti positivi che abbiamo appena citato, la lametta è molto aggressiva sulla pelle (bisogna infatti assicurarsi di utilizzare delle lozioni sia prima che dopo), rischia di lasciare peli incarniti ed è necessario molto tempo per una rasatura completa ed accurata.

Il rasoio, invece, è molto più rapido, le testine intercambiabili consentono di raggiungere anche punti scomodi e di raderli efficacemente, non hanno bisogno della schiuma da barba e sono meno aggressivi nei confronti della pelle.

Certo, anche i rasoi elettrici hanno i loro difetti: sono rumorosi, il filo elettrico potrebbe risultare scomodo, quelli di potenza minore rischiano di arrossare le cute e quelli a batteria potrebbero spegnersi prima che riusciate a completare la rasatura.

Esigenze particolari: per una barba molto folta e dura e per una pelle delicata

Come abbiamo detto, non tutti gli uomini hanno le stesse esigenze e le stesse caratteristiche. Chi ha una barba molto fitta e dura dovrà orientarsi verso rasoi con un sistema di rasatura piuttosto articolato per riuscire a tagliare i peli più lunghi ma anche quelli più corti e resistenti.

Sarebbe indicato anche optare per apparecchi dotati di funzione turbo che vi permetterà di aumentare la velocità in caso di barba molto folta. Anche per chi ha la pelle delicata esistono delle soluzioni ideali: in commercio potete trovare rasoi elettrici Wet & Dry che permettono di usare la schiuma da barba, e altri modelli che rilasciano creme lenitive mentre vi radete o che sono dotati di un’opzione refrigerante per dare sollievo alla cute.

Risoluzione e audio perfetti: non potrete più fare a meno delle migliori casse acustiche

Risoluzione e audio perfetti: non potrete più fare a meno delle migliori casse acustiche

Quanto volte vi sarà capitato di avere amici e parenti in casa per una festa o una serata in compagnia e dovervi scervellare per capire come migliorare la qualità delle musica in modo da renderla udibile anche al di sopra del chiacchiericcio e degli schiamazzi?

Generalmente, durante le feste casalinghe la musica viene suonata direttamente dal computer dove si crea una playlist, magari collettiva, con i brani più apprezzati dagli invitati.

Ma l’audio del computer non è assolutamente sufficiente per garantire un livello decente di musica necessario per una festa come si deve. In questi casi, la soluzione ideale è collegare il computer, il tablet, lo smartphone o qualsiasi fonte audio a delle casse acustiche.

PC, televisione o impianto stereo: ecco dove poter collegare le casse

La funzione delle casse acustiche è di trasmettere il segnale ricevuto dalla fonte audio e modificato dall’amplificatore e di riprodurlo ad un volume superiore, senza, però, peggiorarne la qualità.

Il che significa che i diffusori acustici sono solo l’ultimo anello di una catena audio più lunga e complessa composta da almeno tre componenti come abbiamo visto. Per questo motivo, delle casse di ottima qualità non potranno fare più di tanto se le parti iniziali di questa catena non sono all’altezza.

In generale, le casse migliori e che garantiscono un’acustica ottimale sono quelle di legno. Le casse acustiche possono essere collegate a PC, smartphone, tablet, impianti stereo e televisioni: chiaramente a patto di avere il cavo di collegamento adatto. E vi permetteranno di ascoltare la musica, guardare film e concerti e giocare ai videogame con una qualità audio invidiabile che vi farà sentire al centro dell’azione.

Grandezza non è sinonimo di qualità

Delle casse acustiche di dimensioni elevate non sono necessariamente migliori di casse più piccole e compatte. Certo, una maggiore superficie d’uscita spesso coincide con la capacità di raggiungere un volume più alto, ma le dimensioni delle casse acustiche dovrebbero dipendere unicamente dall’uso che intendete farne.

Se possedete un impianto stereo in taverna o in sala e avete molto spazio intorno dove poter collegare delle casse molto grandi, non esitate, fatelo! Oltre che a garantirvi un’elevata qualità acustica, delle casse grandi creano anche un forte impatto visivo.

Se, invece, volete migliorare la resa del vostro impianto audio ma non avete molto spazio a disposizione o volete semplicemente innalzare il livello di performance del vostro computer, in commercio potete trovare moltissimi modelli di casse acustiche piccoli e compatti (sui 25-40 centimetri) che permettono comunque di ottenere dei risultati invidiabili.

Vedrete che una volta provato l’effetto delle casse acustiche non potrete più farne a meno: guardare i film, organizzare feste e giocare ai videogiochi non sarà più lo stesso.

Cottura al forno: pratica e salutare

Cottura al forno: pratica e salutare

Oltre alla tipologia di alimento, anche il metodo di cottura fa la differenza nel numero di calorie e il livello dei grassi dei cibi che assumiamo. Ovviamente, la frittura è tra le cotture più caloriche e meno salutari (anche se esiste la frittura senza olio), mentre gli alimenti crudi o cotti al vapore preservano tutti i loro nutrienti e non vengono caricati di grassi in eccesso.

La cottura al forno non è sicuramente la scelta più sana, ma possiamo considerarla piuttosto salutare visto che non si caricano gli alimenti di condimenti o di grandi quantità d’olio.

Inoltre, la cottura al forno è estremamente pratica: carne, pane, pasta, verdura, pesce, tutto può essere infilato in un forno e lasciato cuocere autonomamente per il periodo necessario, lasciando intanto a voi il tempo di portare a termine altre faccende o rilassarvi pregustando la cena.

Come funziona la cottura al forno?

La cottura al forno è un metodo lento per cucinare gli alimenti e, a differenza di tutti gli altri casi, non avviene un contatto tra la superficie degli alimenti e lo strumento utilizzato per cuocerli.

Infatti, i cibi in forno si cuociono grazie al calore emanato dalle pareti del forno che, un po’ alla volta, si propaga verso l’interno raggiungendo prima la parte esterna degli alimenti e si insinua, poi, all’interno.

Ciò significa che più grandi sono gli alimenti da cucinare più tempo sarà necessario per ottenere una cottura omogenea sia all’interno che all’esterno, mentre alimenti di dimensioni inferiori non devono essere lasciati troppo all’interno del forno per evitare che si brucino.

Un modo per accelerare la cottura è l’utilizzo della ventola (non tutti i forni ne sono provvisti) che accelera la diffusione del calore all’interno del forno e mantiene una temperatura costante e distribuita omogeneamente.

Ecco che entrano in gioco i forni da incasso

Abbiamo visto come la cottura al forno sia pratica e salutare, ciò significa che nella vostra cucina dovreste pensare di installare un forno ad incasso se non ce l’avete già. Al giorno d’oggi quasi tutte le cucine sono provviste di un forno, ma se desiderate cambiarlo o acquistarne uno per la prima volta ci sono una serie di caratteristiche da tenere a mente.

Innanzitutto le dimensioni: il forno scelto dovrebbe essere della misura giusta per potersi incastrare nella vostra cucina, senza dimenticare che dovrebbe avere un design ed un colore che si abbinino con l’arredamento intorno.

Scegliete poi un forno che non abbia consumi troppo alti e che, possibilmente, sia dotato di ventola e grill per permettervi di cucinare più velocemente e di ottenere quella crosticina croccante e gustosa che da una marcia in più ad arrosti e polletti. Detto questo, sbizzarritevi con gli alimenti e sfornate idee creative, buon appetito!